A cura di Silvana Serafin e Alessandra Ferraro
Il presente numero speciale della rivista vuole essere un riconoscimento internazionale al terribile terremoto che, nel lontano 6 maggio 1976 alle ore 21.06, ha sconvolto l’intera regione Friuli-Venezia Giulia. Il volume è suddiviso in quattro sezioni. La prima è dedicata all’Europa, in particolare al Friuli per essere stato un modello sia in termini di gestione dell’emergenza sia nella ricostruzione post-sisma, e alla Romania che, insieme all’Italia e alla Grecia, rappresenta l’area geologicamente più instabile d’Europa, il paese a maggiore rischio sismico del Mediterraneo. In questa sezione s’inserisce lo studio ‘tecnico’, condotto dall’équipe di ricercatori afferenti all’Istituto per le tecnologie della costruzione del Consiglio nazionale delle ricerche, con sede a San Giuliano Milanese che permette di avere una visione il più possibile esaustiva del fenomeno ‘terremoto’, inclusa la sua ‘prevenzione’ nella progettazione degli edifici e nella gestione delle emergenze. Seguono le sezioni del Nord America con gli Stati Uniti e del Canada di lingua inglese e francese, dove tanti emigrati friulani hanno voluto condividere sofferenze e fatiche con i loro corregionali, fornendo ingenti aiuti umanitari ed economici. Un’ulteriore sezione è riservata all’America Latina, martoriata da terremoti e da catastrofi infinte. Infine, è stato assegnato uno spazio alle scritture creative (poesie e racconti) per testimoniare come, attraverso linguaggi diversi, sia possibile comunicare sentimenti, paure e speranze comuni.