A cura di Silvana Serafin
Questo nuovo volume presenta un particolare aspetto della 'letteratura migrante': i vari contributi affrontano il tema del comportamento e delle forme del vestire e sono organizzati attraverso tematiche che veicolano valori extra-letterari, d'ordine sociale ed etico. Il ruolo dell'abito, che serve per coprire il corpo, per proteggerlo, per esaltarlo o per nasconderlo del tutto, diventa così veicolo d'identità, individuale e collettiva, e rappresenta immediatamente la visione culturale, religiosa o di genere di chi lo indossa. 'Mettersi nei panni di un altro' non è solo un modo di dire: significa analizzare i conflitti e le contaminazioni culturali innescati dai processi migratori, in cui l'assimilazione imposta spesso dalle classi dominanti è un atto complesso e una meta non sempre raggiunta. Ma significa pure far risaltare concomintanze tematiche, strutturali e linguistiche, in cui convergono narrazioni e descrizioni di ciò che è proprio e di quanto invece appartiene all'altro.