Il volume, dedicato allo scultore Ado Furlan (1905-1971), è costituito da una trentina di contributi di specialisti di storia dell’arte e di architettura del Novecento e affronta due diversi ordini di problemi, tra loro strettamente correlati. Il primo ha attinenza con la ricostruzione della vita e dell’opera di Furlan che, attivo prevalentemente in Friuli ma legato a importanti artisti e architetti milanesi e romani degli anni Trenta, soggiornò nella capitale nel momento del pieno sviluppo della Scuola Romana. Il secondo riguarda la messa a punto degli studi relativi alla scultura italiana del Novecento, con approfondimenti su temi quali la sindacalizzazione delle arti in età fascista, le istituzioni espositive, il dibattito critico sulla scultura e il rapporto tra architettura e decorazione, offrendo un quadro preciso e metodologicamente aggiornato del sistema delle arti in Italia dagli anni Trenta agli anni Cinquanta del secolo scorso.