A cura di Giuseppina Perusini
La produzione scultorea lignea tedesca di età barocca conservata fra Carnia, Canal del Ferro e Valcanale aveva conosciuto una scarsa fortuna critica; studi recenti ne hanno dimostrato l’elevata qualità, soprattutto se messa a confronto con la coeva attività di scultori e intagliatori friulani. Il volume è un ulteriore passo verso la riscoperta di questo patrimonio, la cui presenza è strettamente correlata ai rapporti economici, culturali e sociali instauratisi fin dal medioevo e mantenuti durante l’età moderna fra i territori oltralpini e il Friuli. Le opere di Johann Pacher e Bartholomäus Blumberger – autori di alcune sculture di matrice tedesca qui esaminate – sono ad esempio messe in relazione con la ben più importante produzione degli intagliatori appartenenti alla famiglia Straub, i cui membri gestirono alcune delle più rilevanti e feconde botteghe attive nell’area centro-europea fra Seicento e Settecento. Nei contributi qui raccolti, frutto di un convegno internazionale svoltosi all’Università di Udine nel novembre 2019, vengono affrontati alcuni aspetti di storia religiosa, sociale ed economica inerenti i territori dell’Alto Friuli, ripercorsi gli studi storico-artistici su queste opere e analizzate le problematiche di restauro e conservazione e le controverse questioni della ricezione storico-critica di tale patrimonio.
Giuseppina Perusini è stata professore associato di Storia del restauro e delle tecniche artistiche presso il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale e direttrice della Scuola di specializzazione in Beni storico-artistici dell’Università degli Studi di Udine.