A cura di Gian Paolo Gri e Mauro Pascolini
L’espressione ‘usa e getta’ (prima le lamette e poi i pannolini) è nella lingua italiana da ventotto anni. Fa come da spartiacque fra il prima, la cultura del rattoppo e del riciclo, e il poi segnato dal peso crescente delle discariche e delle scorie che ci soffocano. Ma, pur nei contesti mutati, la dicotomia è troppo stretta, e non ha tempo in realtà il gioco del tenere e lasciare, dello scartare e riammettere in circolo. Il primo numero di «Multiverso» procede per richiami e connessioni interdisciplinari. Muove da fatti di casa e si guarda indietro e intorno. Altre periferie che si fanno discarica di cose e persone, gerarchie vecchie e nuove, fenomeni terribili di messa ai margini, l’abbandono di patrie e lingue, di bestie, bambini e anziani. Ma gli scarti sono anche ricchezza, i frammenti sono suggestivi, nei margini cova l’innovazione; la salvezza nelle religioni viene dallo scarto, la fertilità dalle concimaie, la conoscenza e la bellezza dall’impurità e la ricchezza dal saper riprendere in mano ciò che già è stato.
Scritti di Marco Aime, Roberta Altin, Tiziana Nicoletta Beltrame, Nicola Borgo, Liza Candidi T.C., Paolo Castelnovi, Andrea Csillaghy, Concetta Giannangeli, Gian Paolo Gri, Magda Gruarin, Ugo Leone, Francesco Messina, Ettore Mo, Giorgio Osti, Mauro Pascolini, Pietro Piussi, Donatella Ruttar, Sabrina Tonutti, Roberta Valtorta, Loris Vescovo, Elisabetta Visalberghi, Alex Zanotelli.