A cura di Federico Vicario
Le fonti documentarie tardomedievali di uso pratico costituiscono uno strumento fondamentale per lo studio della storia linguistica del Friuli. La lettura di questo registro, databile fra Tre e Quattrocento, consente di seguire l’evoluzione e l’affermazione dei tipi lessicali, degli appellativi e dei toponimi – oltre che delle strutture fonologiche e morfo-sintattiche – propri del friulano moderno. I fatti linguistici che emergono dall’esame del testo offrono significative conferme a proposito del friulano delle origini, fornendo al tempo stesso interessanti spunti sui caratteri della scripta volgare del tempo. Il commento linguistico accompagna l’edizione del testo. Negli Indici che chiudono il volume sono raccolti gli elementi lessicali e onomastici trattati.