Nadia Carestiato e Patrizia Quattrocchi
«Ci sono luoghi che nel tempo svolgono la medesima funzione, nel rispetto di una vocazione. A volte questa vocazione viene nascosta ma si ripresenta incurante delle manipolazioni subite, altre volte i luoghi vengono definitivamente privati della loro essenza e perdono attrattiva e vita. La cosa meravigliosa è constatare che, ascoltando le persone, la vocazione, l’essenza e il legame dei luoghi con le comunità che li abitano tornano a galla» (Silvia, studentessa Uniud).
Il volume ricostruisce il percorso che ha portato alla costruzione di una ‘mappa’ partecipata della città di Udine. Studenti universitari e liceali, cittadini, esperti della storia locale, ricercatori e docenti hanno condiviso memorie e percezioni dei luoghi ritenuti significativi, restituendo letture, immagini e racconti che interessano diverse zone della città e diverse dimensioni, materiali e simboliche. Le tappe principali di questo processo – in termini non solo di prodotti e risultati, ma di ‘esperienza vissuta’ – sono raccontati in questo libro che ripercorre genesi, metodologie, strategie di condivisione e di (ri)appropriazione del lavoro, insieme interdisciplinare e intergenerazionale, svolto in ‘comune’.
Nadia Carestiato, geografa, è ricercatrice e docente all’Università di Udine. Si occupa di beni comuni e risorse collettive, economia solidale e paesaggio.
Patrizia Quattrocchi, antropologa, è ricercatrice e docente all’Università di Udine. Due volte vincitrice del programma di ricerca europeo ‘Marie Sklodowska Curie Grant’, si occupa di antropologia medica e politiche sanitarie.