A cura di Franco Fabbro, Antonella Riem Natale e Marco D'Agostini
In questo volume scrittori, docenti dell’Università di Udine, amici e collaboratori di Pierluigi Cappello, in una serie eterogenea di ricordi e analisi, compongono un variegato affresco per una delle voci più importanti e originali delle ultime generazioni. Il poeta di Chiusaforte, bilingue perfetto anche nella scrittura, nel suo percorso artistico e umano rappresenta un caso emblematico di uso creativo delle lingue e delle letterature in un’epoca di fermenti e trasformazioni quale la nostra. Per Cappello, la parola recuperata e liberata dagli schemi convenzionali permette di superare il limite (l’ôr in friulano), di cogliere ‘la realtà seconda’, invisibile allo sguardo normale: è la facoltà del poeta-sciamano di vedere a occhi chiusi, come nel sogno, attraversare i confini, volare verso altri mondi per giungere al centro delle cose, nel loro punto più profondo.
…i vôi ju ài sierâts, vierte la scuarce / dal sium, e tal blanc da li’ mans la lune / e jere domiestie, domiesti il mont / come il cjâf di un ninin cence vergogne. // In pâs / sierant i vôi par viodi.
…ho chiuso gli occhi e ho aperto la scorza del sogno / e nel bianco dei palmi la luna / era domestica, il mondo domestico / come la testa di un bambino senza vergogna. // In pace, chiudendo gli occhi per vedere.
(da Inniò di Pierluigi Cappello)
Franco Fabbro, docente di Psicologia clinica all’Università di Udine, è autore di numerosi articoli scientifici e libri riguardanti la neuropsicologia del linguaggio, della cultura e della religione; tra questi Il cervello bilingue. Neurolinguistica e poliglossia (1996), Neuropsicologia dell’esperienza religiosa (2010) e Le neuroscienze: dalla fisiologia alla clinica (2016).
Antonella Riem Natale, docente di Letteratura inglese all’Università di Udine, ha fondato nel 1998 il Centro internazionale di studi sulle letterature di partnership. Al suo attivo ha oltre cento pubblicazioni e nove studi monografici sulle letterature in inglese. Per il suo volume A Gesture of Reconciliation. Partnership Studies in Australian Literature (2017) ha ricevuto il premio inaugurale del Center for Partnership Studies (Carmel California).
Marco D’Aagostini, docente di Regia e Montaggio digitale all’Università di Udine, è autore e regista di documentari e film principalmente per la Rai. Ha pubblicato analisi critiche di autori in campo cinematografico e letterario. Tra i suoi libri: Enneagramma e personalità (2012), Filmati per Formare (2018), Carlo Sgorlon, artigiano della parola (2018).