Maria Renata Dolce
Il ventennio compreso tra il 1988, anno del bicentenario della ‘scoperta’ dell’Australia, e il 2008, momento simbolico di assunzione ufficiale di responsabilità del governo nazionale nei confronti delle popolazioni aborigene, presenta una produzione narrativa di indiscusso pregio letterario che si caratterizza per la rilettura critica della storia del paese. Il nuovo romanzo storico australiano, declinato in sovversiva veste postcoloniale, ne ripercorre lo sviluppo e ne interroga le narrazioni ufficiali, sollecitando una provocatoria riflessione su temi scottanti e urgenti che riguardano il rapporto con le etnie autoctone e con le comunità di immigrati, gli sviluppi futuri della nazione e la sua stessa identità. Le opere prese in esame nel volume attestano il contributo fondamentale offerto dalla scrittura creativa per una forma di conoscenza ‘empatica’ della storia, conoscenza critica e partecipata che accende un faro anche sul suo lascito nel presente favorendo il processo di costruzione di una società democratica e di partnership.
Maria Renata Dolce insegna Letteratura inglese presso l’Università del Salento. Nei suoi lavori ha approfondito il rapporto tra le letterature in inglese e il canone della letteratura inglese, esplorando in particolare la strategia della riscrittura postcoloniale dei grandi classici. Tra le ultime pubblicazioni Il romanzo diasporico in Gran Bretagna. Storie condivise per una cultura di partnership (2021).