Luca De Clara e Alessandro Vit
Poeta, friulano, frate e ribelle, saggio e sognatore, figura scomoda e appassionata, David Maria Turoldo ha attraversato il suo tempo tracciando un solco profondo e lasciando dietro di sé una eredità feconda. In questa biografia per immagini, la narrazione si alterna al tratto grafico descrivendo il senso di una vita non sempre facile da seguire: l’intensità dell’uomo, le relazioni, le ambizioni e le inevitabili contraddizioni di un personaggio chiave del Novecento italiano.
«Giunto alla fine di questa policroma traversata ho finalmente capito che Giuseppe Turoldo, il figlio della famiglia più povera del paese, si è scelto il nome di David per due motivi: perché la sua vita è stata davvero, come quella del re salmista, un canto doloroso e appassionato di lode; ma anche perché David, il più piccolo e povero figlio di Israele, popolo errante e disperso, perseguitato dalla tracotanza dei potenti, con un sasso abbatte il Gigante, che metaforicamente ne rappresenta tutta l’inutile supponenza. Sassi e parole. Capaci di infrangere le cristallerie della falsa coscienza tanto quanto di “tirare su” una casa» (dalla Prefazione di Angelo Floramo).
è insegnante di storia e filosofia nei licei della provincia di Udine, critico e docente di filosofia della religione all’Istituto di Scienze Religiose di Udine. Ha al suo attivo diverse monografie nel campo della ricerca storica e filosofica e della narrativa in lingua friulana, tra cui Uomini o colpevoli? (2001), Incontro ad Aquileia (2012); è coautore, insieme a Gabriele Pelizzari e Angelo Vianello, di Dalla salvezza di pochi alla salvezza universale (2016). Ha curato l’opera omnia di Gilberto Pressacco L’arc di San Marc (2013, 2015).
è web designer, pittore, grafico e illustratore. Realizza opere d’arte sia con tecniche tradizionali che digitali. Ha collaborato attivamente con agenzie di comunicazione e redazioni giornalistiche.