È stato nella clausura del ‘lock-down’ che Angelo Floramo, infaticabile uomo di penna e di ricerca, ha composto, su sollecitazione di Massimo Somaglino, questo monologo che viene ora pubblicato nella collana (s)confini. È la notte del venerdì santo del 1420. Nella cripta della Basilica di Aquileia, nelle radici stesse della terra millenaria che sta per cadere in mano veneziana, Lodovico di Teck, ultimo Patriarca “in temporalibus” prepara l’ultima messa che officerà il giorno dopo nella stessa Basilica davanti ai suoi fedeli.
Officium tenebrarum. L’ultima notte del Patriarcato di Aquileia di Angelo Floramo
Fotografia di Luca Laureati
Pubblicata il 07.01.2021