Gilberto Pressacco
Il volume riproduce fedelmente l’opera di Gilberto Pressacco apparsa nel 1991, in cui l’autore ha inteso raccogliere per la prima volta in forma organica le sue principali tesi sul repertorio liturgico-musicale della Chiesa aquileiese. In apparenza il volume, il cui sottotitolo presenta l’opera solo come un profilo di storia della danza in Friuli, è un dotto saggio musicologico che ripercorre principalmente le complesse vicende della furlana, danza originaria dell’antico Friuli. Sermo e cantus alludono a ciò che l’oratoria classica ha in comune con la musica, choreis è invece un richiamo alla danza nella tragedia attica. In realtà, è soprattutto sotto il termine marculis, apparentemente latino, che si cela la parte più originale dello scritto: questa parola friulana, infatti, indica un complesso fenomeno di estasi, legato a un’originaria pratica sacra della danza antica friulana. La tesi dell’autore è che alla radice di marculis ci sia una prassi cultuale/sacrale tipica della Chiesa di san Marco, giunta in Friuli da Alessandria d’Egitto e risalente addirittura alle danze di Davide e di Myriam descritte nel Pentateuco. Il costante ricorso all’interdisciplinarietà nella ricostruzione storica e la fitta rete di possibili percorsi alternativi e suggestivi collegamenti hanno fatto di quest’opera una grande avventura intellettuale e spirituale, che negli anni successivi l’autore ha continuamente rielaborato e raffinato, senza tuttavia alterarne l’impianto generale e la tesi di fondo.