Andrea Del Col
Il libro, dopo un’introduzione in cui viene analizzato l’istituto dell’Inquisizione in Friuli, presenta l’attività processuale e la diffusione delle idee della Riforma nel primo Cinquecento, al cui riguardo risulta molto significativa l’iconografia delle portelle dell’organo di Spilimbergo. Nella seconda parte viene studiato un gruppo di artigiani dissidenti di Porcia. Furono processati una prima volta dal vicario generale di Concordia nel 1556, ma l’imputato principale, Antonio «de l’oio», non si presentò. Consegnò invece al Sant’Ufficio un lungo scritto in cui sosteneva che la sua fede non era eretica, ma secondo il vangelo di Gesù Cristo. Il suo testo è costruito con oltre quattrocento citazioni dirette e indirette della Bibbia ed è un’eccezione nella storia della Riforma in Italia. Antonio fu processato una seconda volta a Venezia nel 1557-1558 e solo all’ultimo abiurò ed evitò la condanna capitale.
Andrea Del Col, specialista di storia religiosa e culturale italiana del Cinquecento, ha insegnato Storia dell’età della Riforma e della Controriforma all’Università di Trieste, dove ha diretto il Centro di ricerca sull’Inquisizione e la collana ‘Inquisizione e società’. Ha organizzato diversi convegni nazionali e internazionali. Molte le sue pubblicazioni, tra cui L’Inquisizione nel patriarcato e diocesi di Aquileia, 1557-1559 (Edizioni Università di Trieste - Centro studi storici Menocchio, 1998); L’Inquisizione in Italia dal XII al XXI secolo (Mondadori, 2006); L’Inquisizione del patriarcato di Aquileia e della diocesi di Concordia. Gli atti processuali, 1557-1823 (Istituto Pio Paschini - Edizioni Università di Trieste, 2009); Vent’anni di studi sull’Inquisizione romana: risultati e attese, in L’Inquisizione romana e i suoi archivi. A vent’anni dall’apertura dell’ACDF. Atti del convegno internazionale (Roma, Biblioteca del Senato, 15-17 maggio 2018), a cura di Alejandro Cifres, pp. 45-80 (Gangemi editore, 2019).