Claudio Lorenzini
Al principio del Seicento la Repubblica di Venezia intraprese la capillare ricognizione dei propri beni ‘comunali’, le risorse collettive concesse alle comunità di villaggio. Per la Carnia, così come per l’intera montagna veneta, l’ammontare di questi beni risultò ingente, costituito da prati, pascoli e soprattutto boschi. Lungo il Seicento e il Settecento, il mercato del legname crebbe, espandendosi in direzione del bacino del Tagliamento, uno dei più vasti comprensori forestali della Dominante. La ‘corsa’ al legno, che aveva visto i mercanti veneziani risalire verso le montagne per accaparrarsi questa ‘onnipresente’ risorsa, accelerò ulteriormente e le comunità si trovarono al centro di interessi e tensioni contrapposte e concomitanti: da un lato, usufruire di introiti affittando i boschi e, dall’altro, cercare di arginare l’ingordigia dei mercanti salvaguardando i propri consumi e, financo, le risorse stesse. Il volume sviluppa queste tematiche, affrontando i soggetti coinvolti nella filiera del legname – dalle istituzioni alle maestranze – e soffermandosi, in particolare, sui mercanti e le comunità di villaggio. Vi si intrecciano questioni legate alla gestione delle risorse collettive, alle carriere mercantili, alla sostenibilità ambientale, alla mobilità professionale.
Claudio Lorenzini è assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Torino. Si è occupato di storia sociale ed economica dell’area alpina orientale in età moderna e contemporanea.