A cura di Federico Lovison, Mauro Pascolini e Francesco Visentin
Gli ecomusei sono forme museali non tradizionali, che valorizzano il paesaggio e il patrimonio culturale, materiale e immateriale, di un determinato luogo e territorio, attraverso il coinvolgimento delle comunità e in collaborazione con le istituzioni locali. Nel Nordest italiano si evidenzia una significativa presenza di ecomusei, concentrati soprattutto nelle aree montane e caratterizzati da elementi tematici diversificati. Questo volume raccoglie i risultati delle ricerche PNRR del Consorzio iNEST (Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem), svolte sul tema nell’ambito dello Spoke 1, dedicato all’innovazione nei contesti montani. Lo studio analizza le attività degli ecomusei di quest’area geografica, le legislazioni adottate, le forme di organizzazione, gestione, collaborazione in rete e le modalità di finanziamento. Vengono inoltre proposte letture di inquadramento disciplinare e alcune riflessioni sulle buone pratiche riguardanti le reti ecomuseali in montagna, da consolidare come ulteriore strumento per la loro valorizzazione.
Federico Lovison è dottorando di ricerca in Diritto pubblico comparato all’Università degli Studi di Udine, con un progetto dal titolo Patrimonio culturale materiale e immateriale nelle aree montane: il ruolo degli ecomusei, finanziato nell’ambito delle attività di ricerca PNRR del Consorzio iNEST. Si occupa di musei, ecomusei e valorizzazione del patrimonio culturale, è interessato alla circolazione delle opere d’arte e alla comparazione internazionale delle diverse esperienze museali, svolgendo frequenti periodi di studio a Parigi. Curatore di mostre, le sue attività coniugano aspetti interdisciplinari tra arte e diritto.
Mauro Pascolini, professore ordinario di Geografia all’Università degli Studi di Udine, si occupa di tematiche di ricerca che riguardano il paesaggio, lo sviluppo locale, la valorizzazione del territorio, in particolare dei territori montani, la partecipazione e i rischi ambientali, concretizzandole in numerose pubblicazioni. È responsabile scientifico del progetto di rilevanza nazionale (PRIN) MIND Le Montagne dentro la Montagna e della Scuola della Montagna – Dolomiti Friulane, nell’ambito della Strategia Nazionale delle Aree Interne (SNAI). È stato delegato del Rettore per il progetto Cantiere Friuli fin dal suo avvio nel 2017; ha coordinato la parte strategica del Piano Paesaggistico Regionale del Friuli Venezia Giulia, di cui è stato anche responsabile scientifico; è stato, fino al 2023, presidente di Rete Montagna, una rete internazionale di istituti di ricerca dell’Arco alpino. È membro del Comitato scientifico, fin dalla sua istituzione, della Fondazione Dolomiti UNESCO.
Francesco Visentin è geografo presso il Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società (DILL) dell’Università degli Studi di Udine. Si interessa di paesaggio, prestando particolare attenzione allo studio delle relazioni tra comunità antropiche e morfologie idrauliche. È responsabile scientifico del Tavolo regionale dei Contratti di Fiume per il Friuli Venezia Giulia, dove si occupa dei rapporti tra governance, partecipazione e comunità. Si dedica allo studio della rete idrografica quale patrimonio culturale e ambientale, esaminando le recenti criticità a seguito del cambio climatico, collaborando con il River Cities Network e Global Network of Water Museums. È autore di numerosi articoli scientifici per riviste nazionali e internazionali. Tra le sue ultime pubblicazioni: Geografie d’acqua: paesaggi ibridi, edito per Marsilio (2024), Costruire Contratti di Fiume. Riflessioni, percorsi, pratiche, edito con Anna Brusarosco per Forum (2023).