A cura di Claudio Melchior e Antonella Pocecco
La propaganda violenta dello Stato Islamico, o Daesh, la ‘guerra di significati’ della crisi ucraina, l’attuale war reporting: gli scenari dei conflitti contemporanei sono sempre più mediatizzati. La comunicazione è diventata elemento essenziale e complementare alle operazioni svolte sul campo, e la gestione del consenso e delle percezioni delle opinioni pubbliche ne costituisce parte integrante. Le tecniche di propaganda, sempre più complesse, riguadagnano oggi ampio spazio nei budget dei governi, nel dibattito pubblico, nelle scelte strategiche di ogni tipo di combattimento. Il volume analizza il tema dalla duplice ottica di chi fa informazione (anche visiva) dai teatri di guerra e di chi prova a decriptare, analizzare e disvelare l’efficacia persuasoria dei nuovi contenuti della propaganda.
Claudio Melchior si occupa di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università di Udine. I suoi interessi di ricerca vertono sugli aspetti relazionali e negoziali delle interazioni umane, a livello individuale e sociale. Assieme ad Antonella Pocecco dirige l’unità di ricerca ‘Comunicazione e conflitti’, attiva dal 2014 nella sede goriziana dell’Ateneo udinese.
Antonella Pocecco si occupa di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università di Udine. I suoi interessi di ricerca vertono sulle comunicazioni di massa e le dinamiche interculturali della società contemporanea. Assieme a Claudio Melchior dirige l’unità di ricerca ‘Comunicazione e conflitti’, attiva dal 2014 nella sede goriziana dell’Ateneo udinese.