Anna Brusarosco e Francesco Visentin
Questo testo è stato pensato per suggerire alcune coordinate di metodo e risposte al crescente interesse nei confronti dei Contratti di Fiume, uno strumento di programmazione territoriale negoziata che ha l’obiettivo di prendersi cura dei luoghi, in modo collettivo e partecipato, a partire dalla loro componente idrica. Il volume intende mettere in discussione il paradigma concettuale con cui il bene acqua viene interpretato, programmato e gestito, e lo fa evidenziando alcune questioni di metodo e suggerendo linee per la gestione e programmazione dei processi in atto. Con i Contratti di Fiume, infatti, si vuole riabilitare una ‘società idraulica’ attraverso una nuova visione e rinnovate capacità di gestione. Il paesaggio, in particolare quello fluviale, da elemento funzionale al nostro agire deve iniziare ad essere reinterpretato come valore di esistenza e quale riflesso della nostra capacità di abitare il mondo e di preservare l’ambiente.
Anna Brusarosco è geografa e assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società (DILL) dell’Università di Udine. Si interessa di processi partecipativi nella costruzione di territorio e di sviluppo rurale. Si occupa anche di progettazione e comunicazione in ambito sociale e ambientale.
Francesco Visentin è geografo presso il Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società (DILL) dell’Università di Udine. Si interessa di paesaggi agrari e di idrografia in Italia, Spagna, Paesi Bassi e Gran Bretagna, prestando particolare attenzione allo studio dei rapporti tra comunità antropiche e morfologie idrauliche. Tra le sue ultime pubblicazioni, Arcipelago delle maree (2023) con Federica Cavallo e Francesco Vallerani e Waterways and the Cultural Landscape (2018) con Francesco Vallerani.