La pubblicazione ripropone la riproduzione anastatica del Prodromus Iconicus, opera di Antonio Capello, pubblicata a Venezia nel 1702 e di cui è conservato un prezioso ed eccellente esemplare presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. L’iniziativa nasce dall’esigenza di ristampare testi rari, culturalmente importanti per la tradizione simbolica europea e difficilmente reperibili, per metterli a disposizione di studiosi. Il testo di Capello, per la raccolta iconografica di gemme gnostiche che contengono le sue tavole, rappresenta un significativo catalogo di tematiche simboliche e costituisce, insieme alla Dactyliotheca di Gorlaeus (1601 e 1695), il maggiore repertorio in merito.