Francesco Chinellato e Livio Petriccione
Il territorio friulano, inizialmente infrastrutturato solo dalla rete delle rogge e dei mulini, ai primi del Novecento ha visto la costruzione di nuove tipologie di edifici legati all’industria e alla produzione di energia. La pubblicazione, dopo aver delineato entro un quadro generale i processi di trasformazione economici e ambientali connessi a tale sviluppo territoriale, prende in esame la realizzazione delle prime centrali idroelettriche, in cui funzioni produttive e ruoli simbolici si integrano nella forma di nuove architetture. Viene presentata poi una schedatura di tali edifici e delle opere idrauliche connesse, analizzando con particolare approfondimento quelle costruite lungo l’asta fluviale del fiume Cellina e oggi dismesse (Malnisio, Giais e Partidor). Il volume, corredato da un ricchissimo repertorio iconografico (oltre settecento immagini), da disegni storici, da rilievi di architetture e dettagli costruttivi, rende ragione del grande valore architettonico e ambientale di quelle che, all’epoca, erano progettate e considerate nell’immaginario collettivo come le nuove ‘cattedrali dell’energia’. Contribuendo alla comprensione della loro genesi, del ruolo funzionale e delle valenze costruttive, la pubblicazione fornisce inoltre le basi conoscitive necessarie per elaborare nuove chiavi di lettura, finalizzate al recupero sostenibile.
Francesco Chinellato è professore associato di Architettura tecnica all’Università di Udine ove tiene attualmente i corsi di Architettura tecnica e Tecnologia degli elementi costruttivi. Nell’ambito della ricerca ha indagato vari aspetti del rapporto ‘uomo/costruito/ambiente’ con studi di carattere tipologico, tecnologico e fotografico con particolare riferimento all’architettura vernacolare e al recupero edilizio. Su tali temi ha anche svolto attività di ricerca sul territorio per enti e istituzioni, ha organizzato mostre ed è stato relatore in workshop e convegni.
Livio Petriccione, architetto e dottore di ricerca (SSD ICAR 10), si è formato presso il Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura dell’Università di Udine, dove attualmente è assegnista di ricerca e professore a contratto con esperienza di Teaching Staff Mobility (Germania e Slovenia). È professore a contratto di Architettura tecnica nel corso di Ingegneria civile al Dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale dell’Università di Padova. La sua attività di ricerca è concentrata sull’analisi delle tecniche costruttive storiche e moderne e sul recupero edilizio; su questi temi ha pubblicato diversi saggi e monografie, esponendo i risultati anche in numerosi convegni scientifici di settore.