Romano Vecchiet
Viaggiare in scala e lasciarsi ammaliare dai treni è come immergersi in un mondo ottantasette volte più piccolo della realtà, ma comunque fedele a quello vero e ricco dello stesso fascino. ‘Giocare con i trenini’, espressione che mai un vero fermodellista pronuncerebbe, quasi rivelasse la natura infantile di una passione, è un hobby complicato, che richiede tempo, impegno e conoscenze molto approfondite. Se in alcuni prevale un collezionismo quasi patologico, in altri questo interesse si traduce in vere e proprie opere d’arte, i plastici o i diorami ferroviari. Costretto all’interno di uno spazio limitato, all’opposto del suo omologo reale che può solcare distese quasi infinite, il treno in scala deve ripercorrere più volte lo stesso ovale, ritornando sempre sui suoi passi: ma continuare a guardarlo – come direbbe Pessoa – è un esercizio formidabile per intrattenere la ragione, e anche un tuffo molto speciale nella nostra infanzia.
Romano Vecchiet è stato direttore della Biblioteca Civica «Vincenzo Joppi» di Udine dal 1991 al 2020. In ambito biblioteconomico ha curato numerose pubblicazioni. Si è occupato di storia e attualità delle ferrovie in Friuli.