Ulderica Da Pozzo
Da due decenni, con occhi curiosi e attenti, l’autrice fruga la sua Carnia trasformandola in immagini. Vecchio e nuovo, mescolanza e cambiamento. È stato detto bene: la Carnia più vera è quella che mette i gerani alle finestre per sé, per proprio gusto, non per i turisti. La Carnia è mutata, ma nonostante le spoliazioni materiali e mentali ha ancora una natura sufficientemente preservata e non ha abbandonato il vecchio: ha saputo in parte miscelarlo e in parte metterlo sotto piega. Ha come steso un velo di modernità sopra ciò che c’era, senza buttarlo, basta sollevare il velo per ritrovare quello che si era vissuto qualche decennio fa. Il volume documenta la Carnia e la sua trasfigurazione.