Dimitri Manessis e Jean Vigreux
Negli ultimi anni, in Francia, si sta sempre più esplorando l’importante ruolo degli ‘stranieri’ nella lotta contro il nazifascismo. Esemplare, in questo contesto, è la storia degli immigrati del gruppo Manouchian: nel febbraio del 1944, al Mont-Valerién, nei pressi di Parigi, ventitré suoi membri vengono fucilati dopo essere stati processati e torturati. Tra questi c’è Rino Della Negra. Nato nel 1923 nel nord della Francia, si trasferisce con la famiglia ad Argenteuil, un sobborgo di Parigi dove vivevano centinaia di italiani fuggiti dal regime mussoliniano (il padre è originario del Friuli). Qui si avvicina agli ideali antifascisti e allo sport, soprattutto al calcio. Presto viene scoperto dalla Red Star di Saint-Ouen-sur-Seine e con questa squadra gioca all’inizio della stagione 1943-1944. Rifiutato l’arruolamento nel Servizio del lavoro obbligatorio, entra in clandestinità, unendosi alla lotta armata antifascista. Questo libro, realizzato da due storici francesi, ripercorre la vita e la memoria di un’icona del calcio popolare e della resistenza.
Dimitri Manessis ha conseguito un dottorato in Storia all’Università di Bourgogne Franche-Comté.
Jean Vigreux insegna Storia contemporanea all’Università di Bourgogne Franche-Comté. È specializzato in storia del comunismo, della sinistra e della resistenza.