Claudio Naranjo
«Questo libro – scrive Naranjo nella prefazione – riflette la mia presa di coscienza della tragica realtà dell’educazione, che è per la maggior parte una forma di addomesticamento forzato alla cultura del ‘patriarcato’, cioè agli usi e costumi della società cosiddetta ‘civile’. Il mio desiderio è che un giorno i responsabili della politica dell’educazione possano giungere a collocare l’educazione degli esseri umani al di sopra della loro robotizzazione, che possano capire come dal trascendere la visione patriarcale dipenda la nostra stessa sopravvivenza. […] Proprio come la vita procede solo dalla vita, una coscienza si risveglia al tocco di una coscienza e nulla potrà essere più importante per la trasformazione dell’educazione della ‘guarigione’ e dell’illuminazione di docenti ed educatori».