Roberto Leggero
La storia delle terre ticinesi fra XII e XVI secolo non è di carattere puramente diplomatico o militare. C’è un livello più antico e più profondo: la gestione collettiva delle risorse naturali e dei beni comuni, essenziali per l’economia delle comunità alpine. Sulla base di un’ampia serie di atti e documenti pubblici e privati, il volume analizza come le necessità e le competenze ‘diplomatiche’ e ‘politiche’, indispensabili alle comunità per amministrare e gestire efficacemente risorse naturali e proprietà collettive, abbiano contribuito a dare origine alla Svizzera moderna e alle sue peculiarità. Percorrendo tale linea di indagine, si scoprono gli usi e i costumi dei comuni alpini medievali e tardomedievali, i loro problemi economici, le difficoltà legate alle interazioni con l’ambiente naturale e le altre realtà istituzionali. Viene inoltre presentata l’opera inedita di un nipote del famoso storico Paolo Giovio, Alessandro (Descrittione de otto cantoni de Suizzeri, circa 1547), che rivela l’interesse dell’epoca per la Svizzera, proponendone un’immagine ‘dall’esterno’. «Questi Svizari – si chiedeva Alessandro Giovio – che ne passato si domandavano domatori de principi et defensori de la libertà ecclesiastica, et davano legge a gli altri potentati» stavano forse per «diminuire de la grandeza loro» e trasformarsi in una monarchia?
Roberto Leggero è assistente scientifico presso il Laboratorio di Storia delle Alpi (LabiSAlp) dell'Accademia di Architettura - Università della Svizzera italiana. È membro del comitato scientifico dell'Istituto Storico della Resistenza 'Piero Fornara' di Novara.