Davide Conti
Maltrattata e fraintesa, la storia è sempre più sotto l’attacco di chi è pronto a crearsi un passato di comodo pur di legittimare le proprie visioni del mondo. È così che una politica della memoria, perlopiù fatta con leggi dello Stato, contribuisce a distorcere quell’identità simbolica che dovrebbe comporre sia il nostro calendario civile che gli spazi pubblici che abitiamo. Date, ricorrenze, monumenti, targhe e nomi di strade non sono neutrali e dovrebbero rispondere alla domanda sul senso che vogliamo dare alla nostra comunità. Il volume è accompagnato da alcune immagini tratte da Lapidarium, una ricerca di Paolo Pandullo sulle testimonianze pubbliche a ricordo delle tante vittime delle stragi italiane.
Disponibile a questo link il video dell'incontro con Davide Conti e Andrea Zannini 'L'uso politico della storia' (4 febbraio 2023, Udine).
Davide Conti, storico, consulente della Procura di Bologna (inchiesta sulla strage del 2 agosto 1980), già consulente della Procura di Brescia (inchiesta sulla strage del 28 maggio 1974) e dell’Archivio storico del Senato della Repubblica. Tra le sue pubblicazioni: L’anima nera della Repubblica (Laterza 2013); Guerriglia partigiana a Roma (Odradek 2017); Gli uomini di Mussolini (Einaudi 2018) e L’Italia di Piazza Fontana (Einaudi 2020).