La pubblicazione ricostruisce la comparsa e la rilevanza editoriale e culturale dei fogli tipografici italiani del XV e XVI secolo, che furono largamente diffusi e spesso di straordinario interesse. La scarsa attenzione dedicata a questi fragilissimi prodotti, sopravvissuti in misura minima, ha fatto sì che oggi conosciamo solo una piccola parte anche del poco che è rimasto. Oltre a cercare di identificare le svariatissime tipologie dei fogli quattro-cinquecenteschi, nell’ultima parte si studiano in particolare la presenza e l’incidenza dei fogli di carattere censorio contro libri, editori, tipografi e librai.