Cristina Moro
Il volume ricostruisce la storia della lenta costituzione della Biblioteca Bartoliniana di Udine, istituzione collocata, in seguito a donazione, nel Palazzo Arcivescovile e creata dal conte Antonio Bartolini, commendatore dell’Ordine dei cavalieri di Malta vissuto tra la seconda metà del Settecento e il primo quarto del secolo successivo. Si tratta di una biblioteca che rispecchia pienamente i gusti e gli orientamenti culturali del suo fondatore: trattandosi di una raccolta messa insieme da un bibliofilo, essa conserva edizioni di notevole rilievo storico e bibliografico. Il costante riferimento di questa ricerca a fonti documentarie di prima mano, le cui fondamenta si basano sull’analisi dell’epistolario del conte Bartolini, ha consentito di ricostruire vere e proprie fasi evolutive del suo collezionismo e interessi, e di penetrare la complessa e affascinante rete di contatti eruditi che egli costituì nel corso della sua vita. Emerge così il ritratto di un personaggio di notevole spessore culturale, un bibliofilo con una punta – come egli stesso ebbe modo di ammettere – di ‘bibliomania’ che ha lasciato in eredità alla sua città uno scrigno colmo di preziosità bibliografiche che attendono di essere adeguatamente valorizzate.