A cura di Adriano Zanferrari e Fabio Crosilla
Il sisma friulano del 1976, per una serie straordinaria di coincidenze, si è trovato a marcare una netta discontinuità nel modo in cui la società italiana affrontava tradizionalmente i terremoti. Ciò è avvenuto dapprima e soprattutto in campo scientifico e poi nel sistema amministrativo, legislativo e tecnico. La vicinanza di un altro grave evento sismico (Irpinia 1980) ha tenuto desta l’attenzione nel nostro Paese e ha permesso di lavorare con inusuale respiro a un progetto di revisione complessiva della normativa, delle strutture tecniche dello Stato e anche del modo di intendere la ricerca scientifica. I contributi riportati nel volume tentano un primo bilancio di oltre 20 anni di attività e di ricerche nel campo della difesa dai terremoti in Italia.