A cura di Ting Fa M. Chang, Livio C. Piccinini e Marina Schenkel
Il volume analizza i fenomeni evolutivi del sistema Friuli Venezia Giulia nella prospettiva della fingerprint o impronta bioculturale, intesa come «proiezione su uno spazio di attributi sintetici di un universo non rappresentabile nella sua complessità» (Chang, Iseppi, Piccinini), con l’obbiettivo di individuare ulteriori potenzialità di sviluppo. Nel quadro del mosaico paesistico-culturale, espressione e mappa della fingerprint, assume particolare rilievo lo studio delle microfiliere. Il patrimonio paesistico-culturale è misurato nell’articolazione territoriale e nelle sue varie dimensioni: naturalistica, tecnico-produttiva e imprenditoriale, enogastronomia, artistica, anche da un punto di vista dei consumatori. Da questa ricognizione emergono non solo la necessità della conservazione e le potenzialità di sviluppo, ma anche l’apporto di tale patrimonio alla competitività del sistema nel suo complesso. L’innovazione è la componente fondamentale, assai più efficace e duratura delle strategie di prezzo basate sulla compressione dei costi; essa comporta spesso il recupero di tecniche antiche, che a loro volta possono provocare un aumento di produttività e una riduzione dei costi di produzione.
Ting Fa Margherita Chang, laureata cum laude in Economia e commercio all’Università di Pavia, dal 1991 è professore ordinario di Economia e Estimo rurale nella Facoltà di Agraria dell'Università di Udine e ha insegnato anche nell’Università di Torino e nel Politecnico di Milano. Già Liaison Officer per l’Italia dell’International Association of Agricultural Economists (IAAE) e componente del Consiglio Universitario Nazionale (CUN) del Ministero della Pubblica Istruzione, è, a partire dal 1998, coordinatore del dottorato di ricerca in Economia ecologia e tutela. È stata direttore dell’Istituto di Economia e organizzazione aziendale e del Dipartimento di Biologia e economia agro-industriale ed è dal 2003 membro del Consiglio di amministrazione dell’Università di Udine.
Direttore della rivista internazionale interdisciplinare «Agribusiness Paesaggio & Ambiente», è autore di numerose pubblicazioni con forte caratura metodologica (input-output, algoritmi di triangolarizzazione, costruzioni di modelli) concernenti l’economia del paesaggio e dell’agribusiness.
Livio Clemente Piccinini nel 1965 si è laureato in matematica a Pisa sotto la guida di Ennio De Giorgi, quale allievo della Scuola Normale Superiore. È divenuto professore ordinario di Analisi matematica nel 1975, dapprima presso la Facoltà di Scienze statistiche di Padova e poi presso la Facoltà di Ingegneria di Udine. Qui è stato tra l’altro direttore del Dipartimento di Matematica e informatica e poi prorettore vicario. Dal 2004 al 2010 è stato il primo direttore della Scuola Superiore dell’Università di Udine. La sua attività scientifica, a partire dalle equazioni differenziali e dal loro sostrato funzionale, si è ampliata da un lato verso le applicazioni dell’intelligenza artificiale alla visione automatica e dall’altro verso la teoria dei sistemi nelle sue applicazioni all’economia e all’analisi del territorio.
Marina Schenkel è professore ordinario di Economia applicata presso la Facoltà di Economia dell’Università di Udine. È autrice di varie pubblicazioni di economia del lavoro e di economia e politica industriale, in particolare recentemente su temi di sviluppo locale e di economia sociale.