Franca Alborini, Romeo Crapiz e Mirka De Marchi
Italo Calvino definiva Le città invisibili «un libro così… un poliedro», ad indicarne la complessità ricca di prospettive di lettura che costituisce già di per sé un superamento della dicotomia tra cultura umanistica e cultura scientifica. Percorrendo il testo di Calvino in direzioni sempre nuove e fertili di suggestioni e interrogando continuamente anche gli scritti di saggistica, questo volume propone un originale percorso di analisi, frutto di un’esperienza di ricerca e di sperimentazione, che spazia tra letteratura e informatica, arte e filosofia, con interessanti contaminazioni pluridisciplinari. Il cd-rom ipertestuale allegato arricchisce la pubblicazione rendendo possibile la ‘navigazione’ all’interno degli itinerari e focalizzando alcuni significativi nodi concettuali. L’intento degli autori è stato duplice: offrire una testimonianza della capacità multiprospettica della letteratura di osservare e rappresentare l’inesauribile complessità del reale, e indurre a riflettere su che cosa sia o debba essere la città, proprio in un’epoca come la nostra in cui il vivere metropolitano pare essere – per motivi diversi – così in crisi.