Riassunto: In questo articolo analizzo Bosque che è uno dei sei romanzi tradotti in italiano dello scrittore italo-argentino Antonio Dal Masetto. Mi concentro, fondamentalmente, sulla sovrapposizione dell’oralità nella scrittura come tecnica del discorso narrativo utilizzando come modello di indagine quello descritto da Alberto Gil, in uno dei sui saggi, che sviluppa il tema della veridicità del dialogo nei romanzi. Dal punto di vista traduttologico ho seguito alcuni dei concetti che García Izquierdo propone nel momento di realizzare un’analisi testuale applicata alla traduzione in particolare quelli riguardanti le strategie adoperate per trasferire i testi all’italiano. D’altra parte e dal punto di vista della grammatica contrastiva, non solo ho esaminato le differenze strutturali tra lo spagnolo e l’italiano ma anche quelle tra lo spagnolo penisolare e la variante argentina del testo. Infine, è importante evidenziare che sia l’autore che la traduttrice sono riusciti a riprodurre l’oralità nello scritto giacché malgrado la apparente semplicità, non è per niente facile creare nel lettore la sensazione di stare di fronte ad un testo reale.
Parole chiave: Oralità, Dialogo, Analisi, Testo, Traduzione
Keywords: Orality, Dialogue, Analysis, Text, Translation
Contenuto in: Dal Friuli alle Americhe. Studi di amici e allievi udinesi per Silvana Serafin
Curatore: Alessandra Ferraro
Editore: Forum
Luogo di pubblicazione: Udine
Anno di pubblicazione: 2015
Collana: Tracce. Itinerari di ricerca/Area umanistica e della formazione
ISBN: 978-88-8420-914-6
ISBN: 978-88-3283-053-8 (versione digitale/pdf)
Pagine: 45-55
DOI: 10.4424/978-88-8420-914-6-06
Licenza:
Per citare:
María Sagrario del Río Zamudio,
«Oralità e traduzione: Bosque di Antonio Dal Masetto», in
Alessandra Ferraro (a cura di),
Dal Friuli alle Americhe. Studi di amici e allievi udinesi per Silvana Serafin, Udine, Forum, 2015,
pp.
45-55