Carlo Tolazzi
Dai neonati che a Trava vengono fatti resuscitare per poter essere battezzati, alla silenziosa protesta delle donne di Verzegnis ritenute pazze o possedute, alla civile disobbedienza dei fucilati di Cercivento, alla faticosa quotidianità delle portatrici impegnate a rifornire una guerra voluta e condotta dagli uomini. Si sviluppa così un collegamento che rivela una costante: a ogni imposizione dell’autorità – politica o religiosa che fosse –, la gente della Carnia ha risposto con un comportamento straordinario ed eccentrico che ha affascinato il teatro. Quattro azioni drammaturgiche raccontano in modi diversi diverse maniere di affermare la lotta strenua per sopravvivere, la pietà, l’amore per la propria terra, il bisogno di socialità e di relazione.
Carlo Tolazzi è drammaturgo e scrittore. I suoi interessi di ricerca si concentrano sullo studio della varietà carnica del friulano, in particolare della Val Pesarina. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Le parole salvate. Vocabolario della Val Pesarina con un’appendice di saggi linguistici (1997), Contas, comedias e macaròns (1998), La miniera e il canarino. Verzegnis 1878-79 (2007) e Il furlan «queneau» ti stufe (2021). Ha prodotto le sceneggiature Carnia 1944. Un’estate di libertà (2012) e Spigoli (2020). Insegna drammaturgia all’Accademia ‘Nico Pepe’ di Udine.