Ryszard Kapuściński
A cura di Silvano De Fanti
Reporter di fama mondiale, l’autore ha viaggiato e soggiornato a lungo in Africa, Asia, America del Sud, spesso in condizioni disumane, per raccontare meglio la vita dei poveri del mondo sullo sfondo dei crudeli processi storici del XX secolo. In questa raccolta di poesie, alcune rimaste finora inedite, Kapuściński compie un altro viaggio, questa volta alla scoperta dell’animo umano. L’io lirico, spesso autobiografico, vive disorientato e a disagio nel lembo estremo di un territorio che la rivoluzione elettronica ha reso movimentato e variopinto, ma che agli occhi dell’individuo, incapace di definire se stesso e il mondo nella massa caotica delle informazioni, si rivela una terra desolata. Cupezza, disillusione e impotenza, ma anche un incitamento contro la violenza e il cinismo nel nome della comprensione, del rispetto reciproco e della fede in ciò che è più umano e immortale: la creatività.