Melma è una sorta di narrazione autobiografica – ‘antibiografia’, la definisce l’autore – di un protagonista il cui nome è rivelato solo dall’iniziale del cognome di famiglia, la lettera K. È la biografia di un’infanzia e un’adolescenza segnate dall’incubo della presenza paterna. Il ritratto, terrificante nella sua plasticità, di un padre-padrone, intellettuale fallito, sadico ammaestratore del figlio. La storia di un’iniziazione alla vita da esorcizzare attraverso un racconto grottesco e lirico, sarcastico e traumatico, buffo e crudele. La saga di una famiglia tanto tradizionale quanto tossica, i cui componenti soffrono dell’incapacità di confrontarsi col mondo esterno e con se stessi. Le fotografie all'interno del volume sono di Krzysztof Nowacki.