Daniela Hodrová
Il volume, scritto alla fine degli anni Settanta ma pubblicato solo nel 1991, dopo la caduta del regime comunista, costituisce il primo romanzo di Daniela Hodrová. Ambientata in una Praga sospesa tra il regno dei vivi e quello dei morti, la narrazione si snoda attraverso una serie di episodi tra loro indipendenti ma legati dagli ambienti e dai personaggi che vi compaiono e che subiscono continue metamorfosi: ora sono esseri umani, ora spiriti, altre volte sono marionette o, ancora, oggetti che si animano. Ogni evento può essere conosciuto e rivelarsi sotto diverse forme, come suggerisce l’evocativo titolo del romanzo: sotto le due specie, del corpo e del sangue, è la comunione utraquista. Ogni episodio allunga le sue propaggini, invadendo altri episodi; analogamente, variazioni di gesti e dialoghi ritornano in luoghi diversi, riflettendosi nel comportamento di vari personaggi. Alla ricchezza della composizione si unisce una dizione raffinata dal ritmo coinvolgente. Il libro è corredato di alcune fotografie scattate a Praga da Milan Jankovič.