Crudo e straziante apologo sulla caducità della vita e della bellezza, il romanzo si ispira fin dal titolo all’omonima pittura di genere, raffigurando con stupefacente virtuosismo la vita del mercato di piazza Vittorio a Roma, catturato in una memorabile sequenza di quadri cromatici dalle mille sfumature percettive. Genius loci del mercato è Piccoletto, figlio di una fruttivendola che lavora al banco del pesce, novello Adone di una quotidianità che non sembra più conoscere la trascendenza e che riduce i simboli religiosi a vuoti oggetti di consumo. La sua tragica morte dà origine a una passionale liturgia collettiva, rappresentata con accenti al tempo stesso epici e visionari. Con questo racconto, prima sua opera tradotta in italiano, Josef Winkler ha ottenuto nel 2001 il prestigioso premio Döblin.