Václav Havel
A cura di Annalisa Cosentino
Qual è il volto del Potere? E come muoversi di fronte alle sue assurde sopraffazioni e violenze? Nell’atto unico L’udienza, scritto nel 1975 – quando i carri armati avevano da tempo schiacciato il sogno della Primavera di Praga – Václav Havel ci presenta un colloquio al tempo stesso realissimo e grottesco: perseguitato per le sue idee e di conseguenza costretto a guadagnarsi da vivere come scaricatore di barili in uno squallido birrificio, un drammaturgo è ricevuto dal «capo» alcolizzato da cui dipende tutto il suo destino. In questa «udienza» dai riverberi ora sinistri, ora superbamente comici, il grande scrittore ceco si dimostra uno spietato analista dei meccanismi che portano alla repressione delle libertà individuali, che trasformano gli uomini in delatori, vittime e carnefici. Il volume, che riporta il testo originale ceco dell’opera, ne propone una nuova traduzione italiana a cura di Annalisa Cosentino.