Javier Grossutti

Non fu la miseria, ma la paura
della miseria

La colonia della Nuova Fagagna nel Chaco argentino (1877-1881)
«Ciò che indusse buon numero di famiglie ad emigrare per l’Argentina non fu la miseria, ma la paura della miseria». Gabriele Luigi Pecile, personalità politica del Friuli post-risorgimentale, così commentò nel 1878 la partenza degli agricoltori della sua Fagagna. Secondo i registri anagrafici tre furono i contingenti partiti dal territorio comunale tra ottobre e dicembre 1877. Raggiunsero l’Argentina e in maggioranza si insediarono nell’allora territorio del Chaco, a Resistencia. La prima motivazione della scelta migratoria fu la speranza di terra da lavorare. La partenza presumeva una forte scommessa su un futuro migliore dall’altra parte del mondo. Chi partiva non solo affidava l’avvenire al lavoro di contadino nella nuova patria, ma soprattutto investiva in un progetto ragionato le poche risorse accumulate. Gli ostacoli che clima e suolo opposero e la (non usuale) collaborazione con gli indios resero epica l’esperienza dei pionieri fagagnesi. L’identità contadina prevalse infatti nel contatto con i primi abitatori di quelle terre: nessuna boria nazionalistica, nessuna prevaricazione ma un rapporto di pacifica convivenza e di condivisione di comuni problemi. 
titolo: Non fu la miseria, ma la paura della miseria
sottotitolo: La colonia della Nuova Fagagna nel Chaco argentino (1877-1881)
autore: Javier Grossutti
editore: Forum
luogo di pubblicazione: Udine
anno di pubblicazione: 2009
formato: cm 16,5x22,5
pagine: 144
immagini: b/n
prezzo versione cartacea: 16,00 € sconto 5%
ISBN: 978-88-8420-550-6

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