Umberto Sereni
Dalla mattina del 24 maggio Udine e la provincia erano considerate zona di guerra. I giovani, divenuti padroni della città durante le manifestazioni interventiste, dovevano rendersi conto che il tempo di quella generosa anarchia era ormai terminato: la guerra imponeva il suo codice e non tollerava deroghe. Ora erano chiamati a onorare le loro promesse. Giocando sul filo del rapporto tra la vita tranquilla della comunità udinese e le tensioni sociali che si manifestarono negli anni 1914-1915, il volume ricostruisce le vicende del travagliato percorso con il quale Udine si preparò alla Grande guerra e inquadra il ruolo della città quale «avamposto della patria sul confine orientale».
Umberto Sereni dal 1992 è docente di Storia contemporanea presso l’Università di Udine. A temi connessi con la prima guerra mondiale ha dedicato numerosi studi, tra cui i saggi L’italianismo rivoluzionario e gli interventisti dell’Estrema nel volume La Grande Guerra: dall’intervento alla “vittoria mutilata”, curato da Mario Isnenghi e Daniele Ceschin, e Notizie intorno alla guerra per il Liberato Mondo in La Grande Guerra degli artisti, a cura di Nadia Marchioni.