La pubblicazione presenta un’interessante selezione di antichi ritratti e dipinti a soggetto turco del XVII secolo, provenienti dal museo di Ptuj in Slovenia, eseguiti nelle terre balcaniche all’epoca sottomesse all’Impero ottomano. Ritratti che hanno attraversato i secoli per raccontarci, oggi, la ‘moda’ e il costume – le turqueries, appunto – ma anche e soprattutto volti ed espressioni di nobiluomini e gentildonne di vario lignaggio vissuti nell’Europa centro-orientale. La collezione di ritratti di Ptuj (sultani, dignitari, ufficiali e dame dell’Impero, donne e guardiani dell’harem…), opere eseguite a seguito dell’invio delle missioni diplomatiche ad Istanbul, testimonia come l’immagine stereotipata del turco ‘barbaro e nemico del cristianesimo’, diffusasi tra XV e XVI secolo, con il tramonto della supremazia ottomana nel secolo successivo e la ripresa delle relazioni diplomatiche, venga sostituita da raffigurazioni non propagandistiche e più realistiche.