A cura di Alice Autelitano, Veronica Innocenti e Valentina Re
La storia del cinema è continuamente attraversata da tentativi di forzare i limiti dello schermo, per trasformare la superficie piatta e finita in uno spazio concreto, percepibile, percorribile, potenzialmente non-finito. La pellicola, da sola, non può tuttavia in alcun modo restituire le specificità dello spettacolo cinematografico delle origini, costruito sulla stimolazione plurisensoriale dello spettatore. I contributi raccolti nella pubblicazione intendono indagare le forme e le tecnologie di attivazione del coinvolgimento/distanziamento sensoriale di chi guarda, con particolare attenzione ai sensi ‘altri’ del cinema, come il tatto, il gusto, l’olfatto.