Michael Singleton
L'antropologo non è in grado di fare predizioni per il futuro e meno ancora di imporre leggi e modelli di comportamento, ma può, anzi deve, per etica professionale e soprattutto per responsabilità civile e politica, indicare modelli di vita e ordini del mondo diversi da quelli più diffusi e alternativi a quelli più condivisi.
Il sapere antropologico può e deve trasmettere la pratica della diversità sociale e i suoi simbolismi: una conoscenza diffusa delle altre civiltà permette di allargare gli orizzonti del nostro immaginario e di pensare e di scegliere un futuro senza continuità con il presente e senza ripetizioni del passato.
Michael Singleton è docente di Antropologia all’Università Cattolica di Lovanio (Belgio), dove ha fondato il ‘Laboratoire d’Anthropologie prospective’. Dopo molte ricerche sul campo in diversi paesi africani, ha fondato e diretto a Dakar l’‘Institut de Sciences de l’Environnement’. Tra le sue numerose pubblicazioni, Critique de l’ethnocentrisme (2004).