Martina Bertoni
La vicenda storica di Miklós Horthy, reggente d’Ungheria tra il 1920 ed il 1944, rappresenta ancora oggi un capitolo controverso della storia europea del Novecento. Dittatore fascista o gentiluomo del Dualismo, la figura dell’ex ammiraglio della flotta asburgica presenta molte zone d’ombra – i legami con la destra estrema, l’antisemitismo, l’avversione per la democrazia ed il nazionalismo esasperato – che ne rendono assai complessa la collocazione nel panorama storico e culturale ungherese ed europeo. La pubblicazione intende sondare la vicenda umana e politica di una figura fondamentale della storia d’Ungheria, attraverso la ricostruzione degli avvenimenti intercorsi tra il crollo dell’Impero asburgico e l’alleanza con la Germania di Hitler durante la seconda guerra mondiale, avvalendosi del contributo storiografico di fonti dirette (scritti personali, carte ufficiali e documenti dell’ex ammiraglio raccolti presso l’Archivio di stato ungherese), della Magyar Történelmi Társulat (Società storica ungherese) e dei contributi preziosi forniti dal dibattito culturale sull’epoca ‘Horthy’, alimentato dagli intellettuali d’Ungheria, a partire dalla seconda metà del secolo scorso.