A cura di Antonio Zappalà
Il volume affronta alcuni dei temi connessi con la tutela di massa dei beni archivistici. In particolare fa il punto sulla situazione italiana riguardo all’uso di carta durevole per i documenti e all’utilizzo delle tecniche di deacidificazione di massa per il trattamento di materiale acido. I beni archivistici più recenti, che hanno utilizzato la carta prodotta negli ultimi cento anni, sono destinati a rapida degradazione. Ne consegue che, senza interventi conservativi gran parte dei documenti potrà essere consultata solo per un centinaio d’anni dal loro allestimento, mentre i beni culturali cartacei dei secoli precedenti saranno utilizzabili anche dopo mille e più anni.