Umberto Sereni
Per la sua collocazione all’estremo limite del confine orientale la città di Udine visse con una intensa drammaticità, sconosciuta al resto d’Italia, l’esperienza della prima guerra mondiale. Tutta la sua vita ne fu trasformata e la sua stessa identità subì i mutamenti imposti dal regime di guerra. Adottata come sede del Comando supremo, e con il re nelle immediate vicinanze, Udine assunse la funzione di centro dirigente del grande sforzo bellico e si prese il titolo di ‘capitale della guerra’. Tempi, modi, regole del vivere cambiarono radicalmente ancor prima del disastro di Caporetto, che vide l’occupazione della città da parte degli austro-tedeschi. Incentrato sul periodo della neutralità, il saggio intende ricostruire le vicende del travagliato percorso con il quale la città si preparò alla guerra.
Umberto Sereni dal 1992 è docente di Storia contemporanea presso l’Università di Udine. A temi connessi con la prima guerra mondiale ha dedicato numerosi studi tra i quali i saggi L’italianismo rivoluzionario e gli interventisti dell’Estrema nel volume La Grande Guerra: dall’intervento alla “vittoria mutilata”, curato da Mario Isnenghi e Daniele Ceschin, e Notizie intorno alla guerra per il Liberato Mondo in La Grande Guerra degli artisti, curato da Nadia Marchioni.