Salvatore Settis

Il diritto alla cultura nella Costituzione italiana

Nessun Paese al mondo ha una Costituzione che affermi il diritto alla cultura con tanta forza e coerenza come fa la nostra Carta fondamentale, eppure nessun’altra nazione in Europa ha tagliato gli investimenti pubblici in questo settore quanto l’Italia. Secondo il nostro ordinamento, valori come la tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico, appartengono a una sapiente architettura di diritti che si lega strettamente agli orizzonti fondamentali della democrazia: eguaglianza, libertà, equità sociale, dignità della persona umana. Di tali orizzonti la nostra Costituzione è il perfetto manifesto e in un Paese oggi affetto da una crisi collettiva di memoria, dobbiamo ricordare a noi stessi che il patrimonio culturale è un bene comune.

  • Salvatore Settis

    Salvatore Settis è archeologo e professore emerito presso la Scuola Normale Superiore di Pisa che ha diretto dal 1999 al 2010. Dal 1994 al 1999 è stato a capo del Getty Research Institute di Los Angeles. Presidente del Consiglio superiore dei Beni culturali e paesaggistici (2007-2009), è tra i founding members dell’European Research Council. È membro, inoltre, dell’Accademia nazionale dei Lincei, dell’Accademia delle Scienze di Torino, dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, dell’American Philosophical Society di Philadelphia, dell’American Academy of Arts and Sciences e delle Accademie di Francia, di Berlino, di Baviera e del Belgio.

titolo: Il diritto alla cultura nella Costituzione italiana
autore: Salvatore Settis
editore: Forum
luogo di pubblicazione: Udine
anno di pubblicazione: 2016
collana: Aperture. Idee, scienza e cultura
formato: cm 10,5x16
pagine: 38
prezzo versione cartacea: 6,00 € esaurita
ISBN: 978-88-8420-935-1