Michele Morgante
Comprendere cosa determina l’identità di tutti i viventi e, al tempo stesso, la loro diversità è una questione che ha sempre affascinato l’uomo e forse oggi, mai come prima, siamo vicini a capirlo. Il cammino che abbiamo dovuto percorrere è stato però lungo e irto di ostacoli, superati grazie a scienza e tecnologia. Quando la genetica è nata come disciplina scientifica non esisteva ancora una tecnologia in grado di aiutarne il progresso e non si aveva conoscenza del materiale genetico sottostante. Oggi, invece, la nostra capacità di produrre sequenze di DNA ha notevolmente superato la nostra capacità di dare un significato biologico a tali sequenze. In questa rincorsa tra scienza e tecnologia è così ora la genetica a inseguire i progressi della tecnica.
Michele Morgante è professore ordinario di Genetica all’Università di Udine e direttore scientifico dell’Istituto di Genomica Applicata, che lavora sulla mappatura dei genomi vegetali e ha contribuito al sequenziamento dei genomi della vite, del pesco, degli agrumi, del caffè e dell’olivo. Medaglia 2005 per le Scienze fisiche e naturali dell’Accademia Nazionale delle Scienze, è membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei e dell’Academia Europaea. Nel 2011 è risultato vincitore di un prestigioso finanziamento dello European Research Council per l’analisi dei pan genomi delle piante.