A cura di Sergio Polano e Davide Zoletto
Il colore è un paradosso, poiché in sé non esiste: non è una qualità delle cose ma l’effetto di uno dei nostri sensi. È una complessa, straordinaria elaborazione che il cervello effettua sui dati percettivi forniti dal sistema tricromatico dei coni dell’occhio umano, in una gamma specifica di frequenze luminose. Tra i nostri cinque sensi, la vista svolge un ruolo egemone nella percezione del mondo: il colore ne definisce fondamentali attributi cognitivi, comunicativi, simbolici, in una densa rete di connessioni storico-culturali, costituendo così uno dei più affascinanti ambiti sia dei saperi consolidati che dell’esplorazione scientifica. Con queste premesse, il tema di questo numero non può che articolarsi al plurale: i colori delle teorie cromatiche, della linguistica, della letteratura, della musica, dei temperamenti e degli umori, della religione, dei sogni, della pelle, dell’arte (nelle sue diverse manifestazioni), tra le tante sue declinazioni culturali; ma anche i colori della tecnica e delle scienze esatte, della fisica, della chimica, dell’informatica, della biologia e delle molte altre discipline attraversate dai problemi del colore, sia per la riproducibilità che per l’elaborazione del corpo immaginale del mondo.
Scritti di Sergia Adamo, Roberto Albarea, Liliana Albertazzi, Roberta Altin, Mario Bisson, Cristina Boeri, Manlio Brusatin, Daniela Anna Calabi, Andrea Csillaghy, Magda Csillaghy, Judit Csuhai, Richard Dyer, Mino Gabriele, Nicola Gasbarro, Luigi Gaudino, Jennifer Guglielmo, Nicolas Humphrey, François Jullien, Daniela Lucchetti, Stefano Mercanti, Claudio Oleari, Aihwa Ong, Anselmo R. Paolone, Alessandro Pascolini, Maria Passaro, Gian Piero Piretto, Sergio Polano, Antonella Riem Natale, Pier Aldo Rovatti, Maria Michela Sassi, Giovanni Scibilia, Renato Troncon, Roberta Valtorta, Lucia Zanuttini, Davide Zoletto.
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