Antonella Sbuelz
Giugno 1940. L’Italia sta per entrare in guerra. Dal porto di Trieste è pronta a salpare una nave. Destinazione: Argentina. Amalia ha quattordici anni, molti sogni, una Leica al collo e una violenta nostalgia per la madre, da cui la Storia l’ha appena strappata. Folco ha origini ebraiche, un temperamento inquieto, una vocazione agli amori sbagliati. E nessuna voglia di imbarcarsi, nè di portare a termine il suo compito segreto. Eppure sarà lì, sulla Saturnia – nei sette giorni della traversata – che verranno stravolte le loro vite: Amalia si avvierà a essere donna, Folco imparerà a essere uomo. E quando sbarcheranno a Buenos Aires niente sarà più com’era. In una piccola isola di confino, intanto, due donne scontano il proprio libero pensiero, mentre matura un omicidio: l’estrema forma di riscatto di un legame pulito e perduto. Quattro esistenze destinate a incrociarsi, a contaminarsi nel profondo, a fondere sogni privati e utopie collettive, a comporre un unico destino. Giallo storico che si snoda attraverso gli anni più cupi del nazifascismo e intenso romanzo di formazione, La ragazza di Chagall esplora le zone grigie delle leggi razziali, indagando passioni e ribellioni, innocenza e disincanto, tradimento e perdono. E approda a un finale imprevisto, che è un atto di fiducia nella vita riscattata da amore e umanità.
Postfazione di Gabriele Nissim
Antonella Sbuelz ha studiato a Trieste, Verona e Losanna. Tra i suoi romanzi, La fragilità del leone (Forum 2016), Greta Vidal (Frassinelli 2009), pubblicata in inglese come A Season in Utopia (Troubador 2012), Il movimento del volo (Frassinelli 2007) e Il nome nudo (Moby Dick 2001). Tra le ultime raccolte poetiche, Transitoria (Raffaelli 2011) e La misura del vicino e del lontano (Raffaelli 2016). Oltre venti i premi ricevuti, tra cui Biblioteche di Roma, Predazzo, Caterina Percoto, Selezione Rhegium Julii e Raccontami la Storia per la narrativa; Colline di Torino, Città di Forlì, Recanati, Alda Merini, Laurentum, Alpi Apuane, Caput Gauri per la poesia. Le sue opere sono state oggetto di studio presso università italiane e straniere. È stata tradotta in inglese, francese e croato. All’insegnamento e alla scrittura affianca una viva passione per la microstoria.