Nenad Veličković
A cura di Alice Parmeggiani
Il romanzo racconta le vicende di una famiglia di Sarajevo i cui legami sentimentali, sopravvissuti al tormento della guerra, si infrangono nella desolata quotidianità di una pace senza più speranze e illusioni. La vita di una città umiliata dalle bombe e avvilita dal ‘rinnovamento’ della transizione è filtrata dallo sguardo ironico e disincantato del protagonista, un giovane pubblicitario ossessionato da fantasie di tradimento e problemi di salute, figlio egocentrico e ‘creativo’ frustrato. Trasformando letterariamente il proprio dialogo con la figlia questo padre nevrotico – una variante mitteleuropea di Woody Allen, verrebbe da dire – cerca una via d’uscita dalle delusioni affettive e sociali, senza naturalmente riuscire a trovarla. Pervaso di satira sociale, ironia e humor nero, anche questo terzo romanzo di Veličković trascina irresistibilmente il lettore in un vortice in cui la malinconia si accompagna sempre a un sorriso.